Per Mencio usare il proprio animo, e cioè la facoltà propriamente umana di pensare ciò che si sente, significa inclinare spontaneamente la propria intenzionalità verso la parte più nobile della propria natura. “Gongduzi chiese: “Come si spiega che, pur essendo tutti ugualmente uomini, alcuni diventano persone di grande valore mentre altre divengono persone di poco conto?” Mencio rispose: “ Coloro che privilegiano quanto hanno di più importante ne sono accresciuti, mente coloro che privilegiano quanto hanno di meno importante ne risultano sminuiti”. “Ma come si spiega che, pur essendo tutti ugualmente uomini, alcuni privilegiano quanto hanno di più importante mentre altri privilegiano quanto hanno di meno importante?” “Gli organi di senso non hanno la facoltà di pensare e si lasciano fuorviare dalle cose esterne. Essendo semplici cose in contatto con altre cose, i sensi se ne lasciano inevitabilmente attrarre. L’organo che è il cuore/animo ha invece la facoltà di pensare. Se pensa potrà
Contesto e memoria Il “contesto” può influenzare la nostra percezione della realtà? E’ semplicemente una cornice oppure è parte integrante del fenomeno percepito? Da un lato possiamo pensare che tutto sommato il contesto non è poi così importante perché non è altro che lo sfondo sul quale si manifestano i fenomeni. Niente di più e niente di meno di un foglio bianco. D'altra parte però c’è chi sostiene che senza alcun foglio bianco non vi potrebbe essere alcun segno grafico. Ecco che, secondo questa visione, il contesto non è un semplice gadget ma è parte integrante dei nostri processi cognitivi. Tra i vari processi cognitivi vi è la memoria. Vi starete chiedendo, che cosa c’entra la memoria con il contesto? A questa domanda hanno risposto Bransford e Johnson. In un loro celebre esperimento Bransford e Johnson chiesero ad alcune persone di leggere il brano seguente e poi di rievocarlo. “ Se i palloncini scoppiassero, il suono non raggiungerebbe più la sua meta, perché il tutto ver