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Certeza o verità.

La certezza è una verità? Oppure la verità è una certezza? 
E una certezza, può non essere una verità come una verità può non essere una certezza?
Che cos’è la verità? È ciò che indica come stanno realmente le cose. 
E la certezza? È ciò che, con il ragionamento logico, è fonte di certezza logica. 
I pre-socratici furono affascinati dall’utilizzo che il pensiero logico fa delle coppie di opposti. Essi si accorsero che i termini concretiossia quei termini che sono utilizzati per riferirsi agli aspetti reali della vita, non hanno un loro relativo opposto. La mela ad esempio non ha un relativo opposto se non tutto ciò che non è mela. La presenza di un relativo opposto è una caratteristica peculiare dei soli termini astratti e cioè di quei concetti che l’essere umano utilizza perdescrivere la realtà in maniera logica. 
A differenza dei termini concreti ogni concetto astratto ha un suo opposto specifico: lungo/corto, alto/basso, bene/male, vero/falso etc. Questi concetti si dispongono secondo coppie mutualmente escludenti per cui un’entità non può essere contemporaneamente vera e falsa o bassa e alta e così via.
Hegel riteneva che i filosofi antichi davano per scontato l’esistenza di un identità tra certezza e verità secondo cui, ogni qualvolta si raggiungeva una certezza, attraverso la logica, siffatta conclusione poteva ritenersi ad una verità. In quanto verità essa corrispondeva e ricalcava la realtà stessa delle cose.
Ecco che, se per il pensiero logico due opposti sono mutualmente escludenti, siamo portati a considerare, in forza dell’identità tra certezza e verità, che anche la realtà è costituita da opposti separati. E’ da questa male interpretazione della realtà che nasce il pensiero dualista. Ma proviamo a pensare per un momento di disegnare su di un foglio la destra o la sinistra. Ne saremmo capaci? Se su di un foglio disegniamo una linea verticale ecco che il foglio sarà diviso in una metà destra e in una metà sinistra. A partire da questo fatto non solo possiamo iniziare a pensare che destra e sinistra sono due concetti che si escludono a vicenda ma anche che essi sono due cose separate, mutualmente escludenti. Tuttavia se qualcuno ci dovesse chiedere: “A me piace solo la destra, mi disegni solo quella parte?” tale richiesta diverrebbe un problema. Come potremmo disegnare solo la destra? Ciò non sarebbe possibile poiché non solo è la presenza della linea che apparentemente li crea e li separa ma è anche la linea che li rende indissolubilmente complementari. Il fatto stesso che l’essere umano può pensare e descrivere la realtà attraverso il pensiero concettuale, per opposti, non significa che la realtà è fatta di parti antitetiche, scisse. La realtà è suddivisa in forza di una linea che la separa, la mente umana. Viene da domandarsi: se non ci fosse tale linea, la realtà apparirebbe cosi come la intendiamo? 

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Lao Tzu “Fai attenzione ai tuoi pensieri, perché diventano parole. Fai attenzione alle tue parole, perché diventano le tue azioni. Fai attenzione alle tue azioni, perché diventano abitudini. Fai attenzione alle tue abitudini, perché diventano il tuo carattere. Fai attenzione al tuo carattere, perché diventa il tuo destino.”
Per Mencio usare il proprio animo, e cioè la facoltà propriamente umana di pensare ciò che si sente, significa inclinare spontaneamente la propria intenzionalità verso la parte più nobile della propria natura. “Gongduzi chiese: “Come si spiega che, pur essendo tutti ugualmente uomini, alcuni diventano persone di grande valore mentre altre divengono persone di poco conto?” Mencio rispose: “ Coloro che privilegiano quanto hanno di più importante ne sono accresciuti, mente coloro che privilegiano quanto hanno di meno importante ne risultano sminuiti”. “Ma come si spiega che, pur essendo tutti ugualmente uomini, alcuni privilegiano quanto hanno di più importante mentre altri privilegiano quanto hanno di meno importante?” “Gli organi di senso non hanno la facoltà di pensare e si lasciano fuorviare dalle cose esterne. Essendo semplici cose in contatto con altre cose, i sensi se ne lasciano inevitabilmente attrarre. L’organo che è il cuore/animo ha invece la facoltà di pensare. Se pensa potrà